Quando si richiede un prestito personale con la propria PostePay Evolution, può capitare che esso venga rifiutato da Poste Italiane. Parliamo del finanziamento SpecialCash, che può essere richiesto dai possessori di PostePay Evolution per poi essere accreditato direttamente sulla carta del richiedente, una volta avuto l’ok da Poste Italiane e un esito, dunque, affermativo.
A volte, tuttavia, capita di non ricevere i soldi richiesti e ricevere una notifica di prestito rifiutato. In questo articolo andremo a scoprire perché ciò accade (quali sono i motivi principali che possono portare l’ufficio postale a rifiutare la richiesta di finanziamento) e come risolvere il problema nel minor tempo possibile e farsi accettare la richiesta.
Perché Poste Italiane ha rifiutato la richiesta di prestito SpecialCash con PostePay Evolution: i possibili motivi
Cominciamo a risolvere un interrogativo che può porsi in due differenti momenti: quando ci si reca per la prima volta in ufficio postale per richiedere il prestito PostePay Evolution, oppure dopo la valutazione da parte di Poste Italiane. In entrambi i casi si può ricevere la notizia, per forza di cose non gradita, di prestito rifiutato. Ora siamo qui a spiegarvi le possibili motivazioni, ma teniamo a specificare che l’unica fonte ufficiale per conoscere il motivo vero e proprio del rifiuto è proprio l’ufficio postale, che nel momento in cui rifiuta il prestito vi dirà anche la relativa motivazione e le possibili soluzioni.
Il Prestito SpecialCash PostePay di Poste Italiane può essere rifiutato dall’ufficio postale, nel momento della richiesta iniziale, principalmente per i seguenti motivi:
- Il richiedente (possessore della PostePay) ha meno di 18 anni o più di 70 anni al momento della richiesta;
- Il richiedente non presenta il proprio documento d’identità o la tessera sanitaria, oppure essi sono scaduti o non validi;
- Documento di reddito (attestante stipendio o pensione) assente;
- Solo per i cittadini stranieri: in caso di non presentazione di passaporto, carta di soggiorno o permesso di soggiorno validi, documento di residenza da almeno 12 mesi per dipendenti o almeno 36 mesi per lavoratori autonomi, documento attestante almeno 12 mesi di lavoro presso lo stesso datore di lavoro. Tutti questi documenti sono obbligatori per i cittadini stranieri.
In questi casi, dunque, l’ufficio postale può immediatamente rifiutare la richiesta di prestito SpecialCash con PostePay Evolution e fornirvi la relativa motivazione. Niente paura, tuttavia: la situazione è assolutamente risolvibile. Nel caso in cui abbiate dimenticato dei documenti o possiate mettervi in regola, non appena sarà tutto conforme al regolamento per la richiesta del finanziamento, potrete richiedere nuovamente il vostro prestito PostePay Evolution.
Come abbiamo visto finora, Poste Italiane può rifiutare il prestito PostePay Evolution (SpecialCash) in fase iniziale, ma altre volte può capitare che dopo aver ricevuto l’accettazione preliminare in ufficio postale vi ritroviate comunque a che fare con un prestito rifiutato dopo circa uno o due giorni lavorativi di analisi da parte del team di Poste Italiane. Questo tempo è necessario per ricevere l’esito positivo e il versamento del denaro, ma in alcuni casi può capitare di ricevere un esito negativo anche se inizialmente si credeva di avercela fatta.
Ciò può avvenire, principalmente, nei seguenti casi:
- Il documento di reddito del richiedente non offre a Poste Italiane la garanzia sul rimborso del prestito;
- La documentazione anagrafica o il permesso di soggiorno (nel caso di cittadini stranieri) non sono in regola.
Anche in questi casi, tuttavia, ci si può rivolgere a Poste Italiane per capire in modo approfondito qual è la motivazione del rifiuto e magari provare nuovamente a richiedere il prestito SpecialCash con PostePay, nel momento in cui si avranno le carte in regola per ricevere un riscontro positivo.
Prestito PostePay Evolution rifiutato: come risolvere il problema
Dopo aver capito, magari informandosi bene nel paragrafo precedente, su quale motivo possa aver portato Poste Italiane al rifiuto della nostra richiesta di prestito SpecialCash con PostePay Evolution, sarà il momento di rendersi operativi e risolvere il problema.
- Documento scaduto o non presentato: in tutti i casi, senza documento d’identità e tessera sanitaria, non può essere accettata la richiesta di prestito PostePay. Ad esempio, se viene smarrita la tessera sanitaria, si può richiedere un duplicato presso la ASL o presso l’Agenzia delle Entrate, anche online. In caso di documento d’identità scaduto, invece, occorre fare il rinnovo presso il proprio Comune di residenza. Teniamo a precisare che i documenti d’identità accettati sono principalmente la carta d’identità (cartacea o elettronica, purché valida) e il passaporto.
- Documento di reddito assente: prima di richiedere il prestito PostePay bisogna necessariamente recuperare il proprio CUD, l’ultima busta paga, il cedolino della pensione o la dichiarazione dei redditi con attestazione dei pagamenti tramite F24 (per lavoratori autonomi);
- Per cittadini stranieri: carta/permesso di soggiorno o documento di residenza assenti. Occorre necessariamente recuperare i documenti appena citati, in quanto le regole del prestito PostePay SpecialCash prevedono la presentazione di tali garanzie.
Il problema che spinge Poste Italiane al rifiuto del prestito PostePay è in molti casi risolvibile recuperando documenti che inizialmente erano sfuggiti al richiedente. Di conseguenza, se si hanno le carte in regola per ricevere il finanziamento, si è sempre in tempo per recuperare e vedersi accettare il prestito che inizialmente era stato rifiutato.